Con la produzione “normale”, ossia non biologica, le fibre tessili come cotone, lino, canapa vengono ottenute spesso da semi geneticamente modificati, da coltivazioni
dove viene fatto uso di pesticidi, fertilizzanti chimici e defolianti, lavorate con elementi chimici quasi sempre dannosi per la nostra salute. In un abito possono essere presenti cromo, rame, cobalto, nichel, argento di
mercurio, formaldeide. Per non parlare dei coloranti chimici per le tinture, molti dei quali classificati come cancerogeni.
E così anche per fibre di origine animale
come seta e lana.
Queste sostanze sono nocive per l’organismo.
I più recenti studi, come quello della d.ssa
Stefania Seidenari, docente di Dermatologia
allergologica all’Università di Modena e
Reggio Emilia, hanno dimostrato come
buona parte delle allergie della pelle
dipendano dalle tipologie di tessuti che
arrivano a contatto con iI corpo.